Nelle giornate del 21 e 22 ottobre, si è svolta a L’Aquila l’evento “Informatica in Festa” organizzato dall’Università dell’Aquila per festeggiare i 38 anni di presenza della facoltà di informatica nell’ateneo. Anche la nostra scuola ha preso parte all’evento con alcuni docenti e studenti e studentesse. Il tema proposto è stato quello dell’intelligenza artificiale trattato non solo da un punto di vista tecnico, ma guardando all’aspetto sociale che questa nuova realtà ha e potrà avere nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi.
Tantissimi gli spunti di riflessione forniti.
Fra tutti ci piace ricordare l’intervento di Enrico Nardelli che ha condotto i presenti ad una riflessione attenta e non superficiale su ciò che sta accadendo, a partire dal concetto di intelligenza visto come “percezione dell’ambiente circostante e azione in base a tali percezioni” e ancora come “capacità di far fronte all’imprevisto”.
E’ stata inoltre sottolineata più volte l’importanza di una consapevolezza di fronte all’utilizzo di tali strumenti che porti l’umanità a considerarli per quello che sono, validi (in alcuni contesti) supporti alla nostra attività.
Interessante anche il richiamo del professor Nardelli rivolto ai giovani, come ai presenti più avanti nell’esperienza della vita, al concetto “si impara solo faticando” e alla bellezza della fatica per raggiungere un successo.
Tanti i richiami anche alla ripresa di una consapevolezza nel nostro operare. Massimo di Virgilio ha riportato l’assemblea al fare le cose nel giusto ordine, per cui la corsa alla digitalizzazione che in alcuni contesti sembra imprescindibile ed inesorabile, passi comunque per un percorso di analisi e riflessione: “Semplifica->Organizza->digitalizza“
Infine la prof.ssa Paola Inverardi ha riportato l’attenzione sull’etica che deve sottendere le scelte umane in ogni periodo e contesto e quindi anche nell’approccio all’intelligenza artificiale. “L’etica non è assoluta, ma si adatta al contesto, al grado di interazione, al dominio in cui ci si muove”. L’AI rischia di ridurre lo spazio delle opzioni disponibili in cui esprimere la nostra diversità ed unicità e questo potrebbe portarci a scenari critici.
Tanti altri gli interventi presentati nel convegno come il coding per lo spazio, l’impatto sull’ambiente dell’AI, le opportunità di lavoro, intervallati dalle domande dei presenti.
Splendida la cornice del convento di S. Basilio con la sua storia e la sua bellezza.
Ottima l’organizzazione, l’accoglienza e l’atmosfera di serenità offerta dall’università dell’Aquila che ci ha dato appuntamento per festeggiare il quarantesimo dell’Informatica a L’Aquila.
Nella foto alcuni prof della nostra scuola conil Prof. Enrico Nardelli e la Prof.ssa Giovanna Melideo
0